L'installazione e l'utilizzo di apparecchi automatici per il gioco del videopoker, in quanto caratterizzati da un elemento di aleatorietà e di possibilità di vincite sproporzionate rispetto alla posta, integrano il reato di esercizio di giochi d'azzardo previsto dall'articolo 718 del codice penale, a prescindere dalla finalità di lucro perseguita dal titolare dell'esercizio commerciale. La valutazione circa la sussistenza del fine di lucro, quale elemento essenziale della fattispecie, non richiede un'autonoma e dettagliata motivazione, essendo sufficiente il richiamo agli elementi di fatto accertati, come la possibilità di vincite elevate in rapporto alla posta, che denotano la natura di gioco d'azzardo dell'attività. Inoltre, la motivazione sulla determinazione della pena può essere desunta dalla complessiva esposizione dei fatti e delle ragioni addotte nelle sentenze di merito, senza necessità di una specifica e analitica argomentazione.