Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17754 del 24 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17754PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di prevenzione, può applicare la misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza sulla base di una valutazione concreta e attuale della pericolosità sociale del soggetto, anche in assenza di una prova dissociativa manifesta e stabile nel tempo, purché siano adeguatamente motivati i profili di contiguità del proposto con la consorteria criminale di riferimento, desunti da elementi indiziari quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, l'emissione di un provvedimento cautelare per reati associativi e l'assenza di comportamenti esterni incompatibili con la pregressa duratura intraneità del soggetto. In sede di legittimità, il sindacato di questa Corte è limitato alla sola violazione di legge, non essendo deducibile il vizio di motivazione se non nei casi di sua totale carenza o manifesta illogicità, in ragione della peculiarità del procedimento di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso decreto 12 febbraio 2013 - Corte di Appello di Napoli;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza deliberata in data 12 febbraio 2013,…

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