Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Ad Casa S.r.l. e Ad Verona S.r.l. contro il Comune di Verona, afferma il principio secondo cui l'amministrazione comunale, nell'esercizio dei propri poteri di pianificazione urbanistica, è tenuta a rispettare le garanzie partecipative previste dalla legge, nonché i doveri di correttezza e buona fede nell'esecuzione degli accordi sostitutivi di provvedimento. In particolare, l'amministrazione deve attivare il contraddittorio con l'istante, consentendogli di fornire il proprio apporto istruttorio ed argomentativo al processo decisionale, ai fini della completezza dell'istruttoria e di un'adeguata rappresentazione di tutti gli interessi in gioco, anche in presenza di un evidente interesse pubblico all'attuazione dell'intervento di riqualificazione urbana. Il mancato rispetto di tali principi comporta l'illegittimità degli atti adottati, con conseguente annullamento degli stessi.