Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10543 del 13 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10543PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione aggravata si configura quando l'agente, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, compie atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere la persona offesa, mediante violenza o minaccia, a consegnare una somma di denaro non dovuta. L'elemento distintivo tra il reato di estorsione e quello di truffa aggravata risiede nel diverso atteggiarsi del pericolo prospettato: nell'estorsione il male viene indicato come certo e realizzabile ad opera dell'agente o di altri, ponendo la vittima nell'ineluttabile alternativa di subire il danno minacciato o di far conseguire all'agente il preteso profitto; nella truffa aggravata, invece, il male viene ventilato come possibile ed eventuale e comunque non proveniente direttamente o indirettamente dall'agente, in modo che la persona offesa non è coartata nella sua volontà, ma si determina all'azione od omissione versando in stato di errore. Ai fini della configurabilità del reato di tentata estorsione aggravata, è sufficiente che l'agente sia consapevole dell'infondatezza della pretesa avanzata nei confronti della persona offesa, essendo irrilevante che egli abbia effettivamente agito per procurarsi un ingiusto profitto. Inoltre, il giudizio di equivalenza o prevalenza tra circostanze aggravanti e attenuanti deve essere adeguatamente motivato dal giudice di merito, tenendo conto di tutti gli elementi di valutazione previsti dall'art. 133 c.p., senza che possa essere censurato in sede di legittimità, salvo che non risulti affetto da manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PELLEGRINO Andrea - Presidente

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/11/2021 della Corte d'appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MARINELLI FELICETTA, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili;
lette le conclusioni dell'Avv. ROBERTA ANGELA MACCIA, difensore della parte civile (OMISSIS), che ha concluso chiedendo c…

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