Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31887 del 4 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:31887PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato, può fondare il proprio convincimento su una plausibile e ragionata valutazione delle risultanze processuali, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità, ove essa risulti congruamente motivata. In particolare, il giudice può ritenere provata l'attribuzione all'imputato della condotta illecita sulla base di elementi indiziari, quali il possibile movente e l'individuazione del destinatario del messaggio offensivo, senza che ciò integri un vizio di motivazione. Inoltre, la mancata assunzione di una prova richiesta dall'imputato, come l'esame dello stesso, non determina necessariamente una violazione di legge, ove tale omissione non sia stata tempestivamente eccepita nel corso del procedimento. Il sindacato di legittimità, infatti, è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di primo e secondo grado, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 24/07/2008 del TRIBUNALE di SAVONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE Renato Luigi;

Udito il Procuratore Generale in persona del dr. STABILE Carmine che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con l'impugnata sentenza e' stata confermata la dich…

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