La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'istituto dell'avvalimento, disciplinato dall'art. 49 del D.Lgs. 163/2006, non trova applicazione nel caso di concessione in uso di un bene pubblico, in quanto tale fattispecie non rientra nell'ambito di applicazione del Codice dei Contratti Pubblici, che disciplina gli appalti e le concessioni di servizi pubblici. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente annullare in autotutela l'aggiudicazione di una gara per la concessione in uso di un impianto sportivo comunale, qualora l'aggiudicatario non possieda direttamente i requisiti di esperienza richiesti dal bando, non essendo sufficiente il ricorso all'avvalimento. La qualificazione del contratto come concessione di bene pubblico, anziché come concessione di servizio pubblico, dipende dal contenuto sostanziale della prestazione richiesta, in particolare dalla circostanza che l'amministrazione non abbia imposto al concessionario specifici obblighi di servizio pubblico, quali la determinazione di tariffe, orari e modalità di fruizione dell'impianto, lasciando ampia autonomia al gestore nell'organizzazione e gestione dell'attività.