Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36503 del 21 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36503PEN

Massima

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Il reato di truffa contrattuale a danno della pubblica amministrazione si configura quando un soggetto, mediante artifici o raggiri consistenti nella falsa dichiarazione dell'esistenza dei requisiti necessari per l'espletamento di una determinata attività lavorativa, induce in errore l'ente pubblico e ottiene indebitamente l'assunzione e la corresponsione di una retribuzione, in violazione del diritto costituzionale alla salute. In tale ipotesi, il danno per la pubblica amministrazione si protrae per l'intera durata del rapporto di lavoro di fatto, sino all'ultimo rateo retributivo percepito indebitamente, configurando un reato a consumazione prolungata. Inoltre, l'acquisizione del titolo abilitativo falso utilizzato per l'assunzione fraudolenta integra il reato di ricettazione, essendo sufficiente la prova logica della provenienza illecita del documento, senza necessità di accertare con certezza le circostanze del reato presupposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) GR. LA. VA. CA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/12/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE DOMENICO;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) il quale ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio;

Letta la mem…

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