Il diniego di autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti è legittimo quando l'area interessata ricade nell'ambito delle invarianti strutturali del piano urbanistico generale, relative alle aree annesse alle lame, dove la normativa di settore non consente trasformazioni finalizzate alla realizzazione di stazioni di servizio. Infatti, la disciplina di tali aree annesse alle lame, ai sensi dell'art. 3.08 delle norme tecniche di attuazione del Piano Urbanistico Territoriale Tematico Paesaggio, prevede esclusivamente la possibilità di realizzare infrastrutture a rete completamente interrate, impianti tecnici di modesta entità, impianti di depurazione, immissione di reflui e captazione di acque, purché completamente interrati, senza consentire la realizzazione di distributori di carburanti con chiosco, servizi igienici e pensilina, in quanto tali opere non rientrano tra quelle tipologie assentibili. Pertanto, il diniego di autorizzazione paesaggistica risulta pienamente legittimo e vincolato, in quanto l'intervento proposto non è compatibile con la specifica disciplina urbanistica e paesaggistica dell'area interessata, che mira alla tutela delle invarianti strutturali a prevalente valore paesistico. Il provvedimento di diniego, inoltre, non presenta vizi procedimentali, avendo l'amministrazione rispettato il contraddittorio con il privato e motivato adeguatamente la propria decisione finale, anche con riferimento all'intervenuta apposizione di un vincolo paesaggistico assoluto sull'area.