Il sindaco può adottare un'ordinanza contingibile e urgente per contenere l'inquinamento acustico solo in presenza di una situazione di grave e imminente pericolo per la salute pubblica o l'ambiente, dimostrata attraverso specifici accertamenti tecnici, e qualora non sia possibile intervenire con gli strumenti ordinari previsti dall'ordinamento. L'ordinanza deve essere adeguatamente motivata in relazione all'urgenza, alla necessità e all'assenza di mezzi alternativi, e non può imporre prescrizioni di carattere permanente, essendo uno strumento eccezionale e temporaneo. Nei comuni che non hanno ancora provveduto alla zonizzazione acustica del territorio, per la verifica del rispetto dei limiti di emissione sonora si applicano i valori limite assoluti previsti dalla normativa nazionale, e non il criterio del limite differenziale. L'adozione di un'ordinanza contingibile e urgente in assenza dei presupposti di legge, senza la necessaria motivazione e con prescrizioni non temporanee, determina l'illegittimità del provvedimento.