Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47115 del 23 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:47115PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato e l'adeguatezza della misura cautelare detentiva possono essere desunti dalla gravità indiziaria del reato contestato, dalle modalità della condotta delittuosa, dalla personalità dell'indagato e dal suo precedente coinvolgimento in attività criminose, senza che sia necessaria una specifica e analitica motivazione, essendo sufficiente una motivazione sintetica e logicamente coerente che dia conto degli elementi rilevanti ai fini della valutazione delle esigenze cautelari. Ai fini della configurabilità dell'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p., è sufficiente che le richieste estorsive siano state formulate in un contesto ambientale connotato da intimidazione e sfruttamento della forza di intimidazione del vincolo associativo, anche in assenza di espliciti riferimenti all'appartenenza a un'associazione mafiosa, purché risulti provata l'idoneità della condotta a incutere timore nella vittima e a condizionarne la libertà di determinazione. L'omessa o tardiva trasmissione al tribunale del riesame di atti acquisiti dal giudice per le indagini preliminari non determina automaticamente la perdita di efficacia del provvedimento cautelare, essendo necessario che la difesa indichi specificamente quali dati decisivi siano stati sottratti al controllo del tribunale e che, all'esito della "prova di resistenza", tali elementi siano ritenuti rilevanti ai fini della legittimità della decisione cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matild - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna M - Consigliere

Dott. DI PISA F - rel. Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/04/2021 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, formulate dal Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, nella persona di PEDICINI ETTORE, che quale ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento in data 2…

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