Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10314 del 4 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:10314PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la prova di un effettivo contributo, anche minimo e di qualsiasi forma e contenuto, purché destinato a fornire efficacia al mantenimento in vita della struttura o al perseguimento degli scopi del sodalizio criminoso. La mera frequentazione di soggetti affiliati, i rapporti di parentela, amicizia o affari, nonché i contatti occasionali o sporadici, non costituiscono di per sé elementi sintomatici dell'appartenenza all'associazione, ma possono essere valutati come riscontri ai sensi dell'art. 192, comma 3, c.p.p., quando risultino qualificati da abituale o significativa reiterazione e connotati dal necessario carattere individualizzante. Inoltre, la messa a disposizione dell'organizzazione criminale, rilevante ai fini della prova dell'adesione, deve essere incondizionatamente rivolta al sodalizio nel suo complesso, e non limitata a singoli associati per il perseguimento dei loro interessi particolari. L'obbligo di motivazione in materia di misure cautelari personali, per quanto concerne la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, non può ritenersi assolto con la mera elencazione descrittiva degli elementi di fatto, ma richiede una valutazione critica ed argomentata delle fonti indiziarie, singolarmente assunte e complessivamente considerate, in relazione alla tipologia delle condotte delittuose oggetto della contestazione cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 323/2013 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 19/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI Maria Giuseppina che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 18-19 aprile 2013 il Tribuna…

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