Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46957 del 18 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46957PEN

Massima

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Il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta per distrazione può essere integrato anche dalla condotta di chi, pur non essendo amministratore o liquidatore della società fallita, abbia consapevolmente agevolato l'occultamento o la distrazione di beni sociali, essendo a conoscenza dello stato di insolvenza della società. Ciò in quanto il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione tutela il patrimonio sociale nell'interesse dei creditori, sicché chiunque, anche estraneo all'amministrazione della società, concorra dolosamente nell'occultamento o distrazione di beni sociali, è chiamato a rispondere del medesimo reato. La consapevolezza dello stato di insolvenza della società può desumersi anche dalla circostanza oggettiva della vendita notevolmente sottocosto dei beni sociali, senza che sia necessaria una prova diretta della conoscenza dello stato di insolvenza da parte del concorrente. Pertanto, il concorrente nel reato di bancarotta fraudolenta per distrazione è punibile anche qualora non ricopra cariche sociali, purché abbia consapevolmente agevolato l'occultamento o la distrazione di beni sociali, essendo a conoscenza dello stato di insolvenza della società.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) IO. MA. , N. IL (OMESSO);

2) CI. RE. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/12/2005 CORTE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per il rigetto del ricorso di IO. M. e per la inammissibilita…

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