Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6983 del 23 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6983PEN

Massima

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Il delitto di associazione di tipo mafioso si distingue dal concorso di persone nel reato continuato per il carattere dell'accordo criminoso, che nel concorso si concretizza in via meramente occasionale ed accidentale, essendo diretto alla commissione di uno o più reati, anche nell'ambito di un medesimo disegno criminoso, con la realizzazione dei quali si esaurisce l'accordo e cessa ogni motivo di allarme sociale, mentre nel reato associativo risulta diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente e al di fuori dell'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Pertanto, la mera aggregazione di più soggetti per la commissione episodica di reati, pur accompagnata dall'idea di costituire un gruppo autonomo, non integra gli estremi del delitto associativo, essendo necessaria la prova di un vincolo associativo diretto alla realizzazione di un programma criminoso indeterminato, anche attraverso l'utilizzo di metodi e modalità tipicamente mafiose nella gestione di attività economiche fittiziamente intestate a prestanome. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza o meno del delitto associativo, è tenuto a confutare adeguatamente le ragioni poste a base del provvedimento riformato, senza omettere l'esame di elementi probatori rilevanti ai fini della qualificazione giuridica dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M. presso il Tribunale di Catanzaro;

nei confronti di Po. Fi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Catanzaro, in data 13 luglio 2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Gallo Domenico;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr.ssa Fodaroni Maria Giuseppina, la quale ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udi…

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