Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36177 del 27 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36177PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, ricevuta una richiesta da parte di un soggetto titolare di un interesse specifico e differenziato rispetto alla generalità dei cittadini, ometta di adottare il provvedimento dovuto entro il termine di trenta giorni e di fornire le motivazioni del ritardo o della mancata adozione, commette il reato di omissione di atti d'ufficio di cui all'art. 328, comma 2, c.p. Tale fattispecie criminosa, di natura plurioffensiva, tutela sia l'interesse pubblico al buon andamento e alla trasparenza della pubblica amministrazione, sia il concorrente interesse del privato danneggiato dall'omissione o dal ritardo dell'atto amministrativo dovuto. La richiesta del privato, che integra il presupposto della fattispecie, non necessita di forme e contenuti specifici, essendo sufficiente che essa metta in mora la pubblica amministrazione e faccia constare l'omissione o l'inerzia del pubblico ufficiale competente. Il reato di cui all'art. 328, comma 2, c.p. è dunque configurabile anche in assenza di una formale "diffida ad adempiere", essendo invece necessaria e sufficiente la semplice richiesta dell'interessato, la cui mancata evasa o giustificata costituisce l'elemento oggettivo del reato. Il pubblico ufficiale non può sottrarsi all'obbligo di provvedere adducendo motivi di discrezionalità o di apprezzamento valutativo, quando l'atto richiesto sia "dovuto" in quanto destinato a dare esecuzione a un procedimento amministrativo già concluso con un provvedimento decisorio di un'altra autorità competente. In tali casi, l'omissione dell'atto richiesto integra il reato di cui all'art. 328, comma 2, c.p. indipendentemente dalla sussistenza di un dolo specifico, essendo sufficiente il dolo generico derivante dalla consapevolezza dell'obbligo di provvedere e dell'interesse del richiedente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento;

avverso la sentenza del 22/12/2011 dal Tribunale di Benevento nei confronti di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita in udienza pubblica la relazione del consigliere dott. Giacomo Paoloni;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale dott. SCARDACCIONE Eduardo Vittorio, che ha concluso per l'annullamento senza rinvi…

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