Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 37482 del 14 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37482PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando l'indagato risulti affiliato all'organizzazione criminale e messo a disposizione della stessa, anche senza aver compiuto specifici atti esecutivi, essendo sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio e la messa a disposizione del medesimo, idonee a rafforzare il proposito criminoso degli altri associati e ad accrescere le potenzialità operative e la capacità di intimidazione dell'organizzazione nel tessuto sociale. A tal fine, rilevano elementi quali l'affiliazione dell'indagato, il suo ruolo di "braccio operativo" di esponenti di vertice dell'associazione, il suo intervento per risolvere problemi di altri membri, nonché il suo lamentarsi di essere poco considerato all'interno del sodalizio, sintomatici della sua partecipazione attiva. Tali elementi indiziari, corroborati da intercettazioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, possono fondare il giudizio di sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, a prescindere dall'assenza di precedenti specifici dell'indagato per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. e dall'eventuale prevalenza dell'attività di traffico di stupefacenti rispetto al controllo del territorio, trattandosi di requisiti non necessari per la configurazione del reato associativo. Inoltre, per i procedimenti relativi a delitti di criminalità organizzata iscritti anteriormente al 1° settembre 2020, non è richiesta una specifica motivazione rafforzata per l'utilizzo del captatore informatico, essendo sufficiente una motivazione, seppur sintetica, che esprima un autonomo percorso logico-cognitivo del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. VENEGONI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 139/21 del TRIBUNALE RIESAME DI LECCE;
udita la relazione del Consigliere Dott. Andrea VENEGONI.
sentite le parti.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Gip presso il Tribunale di Lecce, con ordinanza del 12.2.2021, disponeva nei confronti di (OMISSIS) la misura della custodia cautelare in carcere per il delitto di cui all'articolo 416-bis c.p. Secondo l'accusa egli avrebbe fatto parte di un'associazione mafiosa che si ispirava, n…

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