Consiglio di Stato sentenza n. 2331 del 2001

ECLI:IT:CDS:2001:2331SENT

Massima

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La pubblica amministrazione, nell'ambito di una procedura di licitazione privata, può annullare l'aggiudicazione provvisoria e indire una nuova gara qualora ritenga l'offerta presentata dall'aggiudicatario provvisorio eccessivamente onerosa per l'interesse pubblico, in quanto superiore di oltre il 55% rispetto all'importo a base d'asta. Tale potere di autotutela, previsto dalla legge, è esercitabile anche in presenza di una clausola della lettera di invito che preveda l'aggiudicazione definitiva al miglior offerente, in quanto tale clausola ha natura meramente dispositiva e non preclude all'amministrazione di rivalutare la congruità dell'offerta prima di perfezionare il vincolo contrattuale. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente la propria valutazione negativa sull'offerta, come nel caso di specie in cui ha considerato non congrua l'offerta in ragione dell'esiguo tasso di inflazione intervenuto nel periodo di riferimento, rispetto alla percentuale di aumento proposta. Il successivo rinnovo della gara con aggiudicazione a un prezzo inferiore, ma comunque prossimo a quello precedentemente offerto, non costituisce prova di disparità di trattamento, in quanto l'aumento dei prezzi intervenuto nel frattempo giustifica il differenziale.

Sentenza completa

FATTO
Con ricorso al Tar dell'Emilia-Romagna, sede di Bologna, l'attuale appellante impugnava un provvedimento del Comune di Faenza con il quale, dopo l'aggiudicazione provvisoria a suo favore di una gara d'appalto, indetta mediante licitazione privata con possibilità di offerte in aumento, per la ristrutturazione della Sezione ceramiche precolombiane del locale Museo Internazionale delle Ceramiche, si statuiva di annullare la procedura e di far luogo ad una nuova gara.
I primi giudici respingevano il ricorso e avverso la relativa sentenza insorge ora in appello l'interessato deducendo l'erroneità delle conclusioni alle quali sono pervenuti i primi giudici e insistendo sulle censure dedotte in primo grado.
DIRITTO
A chiarimento in fatto della vicenda in esame, occorre precisare che il Comune di Faenza aveva indetto la gara per licitazione privata che qui interessa, per la ristrutturazione di parte del locale Museo Internazionale delle Ceram…

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