Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27280 del 1 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:27280PEN

Massima

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Il reato associativo di tipo mafioso, di cui all'art. 416-bis c.p., si configura quando un gruppo criminale, strutturato secondo regole gerarchiche e vincoli di omertà, esercita un controllo egemonico su un determinato territorio, imponendosi attraverso la forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne consegue. La prova dell'esistenza di tale associazione può essere desunta da elementi indiziari, quali sentenze definitive, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e risultanze di intercettazioni, che dimostrino l'inserimento dell'imputato nella struttura gerarchica del sodalizio mafioso e la sua partecipazione consapevole alle attività delittuose programmate e realizzate dal medesimo, anche attraverso il compimento di reati-fine, come le estorsioni, che costituiscono la naturale espressione del controllo mafioso del territorio. Tali elementi probatori, valutati nel loro complesso dal giudice di merito, possono integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione di una misura cautelare, senza che sia necessaria una ricostruzione dettagliata della genesi e dell'evoluzione del sodalizio criminale, essendo sufficiente l'accertamento della sua operatività e della posizione rivestita dall'imputato al suo interno. Le dichiarazioni spontanee di persone informate sui fatti, annotate dalla polizia giudiziaria e riportate nell'informativa di reato, ancorché non oggetto di verbalizzazione, sono utilizzabili ai fini dell'adozione di misure cautelari, in quanto costituiscono elementi di prova autonomi e distinti rispetto alle dichiarazioni rese in sede di interrogatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a VIBO VALENTIA il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/01/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. MARIA FRANCESCA LOY;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
L'avv. (OMISSIS) insiste nell'accoglimento del ricorso. Si rimette alla Corte per un eventuale rinvio alle Sezioni Unite.
RITENUTO IN F…

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