Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8198 del 9 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8198PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) è procedibile d'ufficio quando la condotta è stata posta in essere dopo l'ammonimento del Questore, a prescindere dalla remissione della querela da parte della persona offesa. In tali casi, il termine di prescrizione del reato decorre dal momento dell'ultima condotta persecutoria accertata, anche se non espressamente contestata nel capo di imputazione, purché rientrante nell'arco temporale oggetto di contestazione. Il giudice, pertanto, non può dichiarare l'estinzione del reato per remissione di querela, ma deve procedere al giudizio di merito, salvo che non sia già decorso il termine massimo di prescrizione, da determinarsi in relazione alla pena edittale prevista per il reato di atti persecutori al momento della commissione del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovann - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/09/2019 del TRIBUNALE DI CREMONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCOLINI GIOVANNI;
lette:
- la requisitoria scritta in data 18/11/2020 presentata ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, dal Sostituto Procuratore generale dell…

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