Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei reati di associazione per delinquere, truffe, appropriazioni indebite, insolvenza fraudolenta e reati fallimentari può essere accertata sulla base di significative risultanze processuali, quali acquisizioni documentali, testimonianze e parziale confessione dell'imputato, le quali consentono di ricostruire puntualmente i presupposti costitutivi delle fattispecie contestate, anche in assenza di elementi espressamente indicati dalla legge, purché siano comunque presenti gli elementi essenziali che caratterizzano tali reati. Il giudice di merito, nel valutare la congruità della pena irrogata, deve tenere conto della complessiva entità del fatto e della personalità dell'imputato, senza che il mancato riconoscimento della prevalenza delle attenuanti generiche possa essere censurato in sede di legittimità, ove la motivazione risulti adeguata e coerente con i parametri normativi dettati dall'art. 133 c.p.