Consiglio di Stato sentenza n. 3610 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:3610SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il rilascio del certificato di agibilità non preclude all'amministrazione comunale la possibilità di contestare successivamente la presenza di difformità edilizie rispetto al titolo autorizzativo originario, in quanto la verifica di conformità effettuata ai fini del rilascio di tale certificato è svolta esclusivamente nei limiti necessari a inferire l'assentibilità dell'agibilità, restando diverso e distinto il profilo della piena conformità edilizia in quanto tale, sul piano dei titoli edilizi, che non può ricavarsi da un incidentale accertamento compiuto in sede di rilascio della licenza di agibilità. Pertanto, la mera esistenza di un certificato di agibilità non sana le eventuali difformità edilizie rispetto al titolo autorizzativo originario, le quali possono essere legittimamente contestate dall'amministrazione comunale anche successivamente al rilascio del certificato di agibilità. Inoltre, il concetto di "tolleranza costruttiva" previsto dalla normativa edilizia si applica all'esecuzione delle unità immobiliari assentite e non già a superfetazioni o comunque a manufatti non presenti nel progetto autorizzato, né può essere invocato in caso di cambiamento della destinazione d'uso senza autorizzazione. Pertanto, la presenza di manufatti abusivi, di tamponamenti di varchi e di modifiche della destinazione d'uso non autorizzate, legittima l'amministrazione comunale a revocare il contributo economico concesso per interventi di recupero di parti comuni dell'edificio, in quanto il rispetto della conformità edilizia costituisce un requisito ineludibile ai fini della concessione del contributo.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/04/2024

N. 03610/2024REG.PROV.COLL.

N. 05142/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5142 del 2019, proposto dal Condominio via Campanile nn. 85/87/89/91- Napoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Turturiello, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Napoli in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Andreottola, Fabio Maria Ferrari e Anna Ivana Furnari, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Campania (Sezione quinta) n. 1175/2019, re…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.