Consiglio di Stato sentenza n. 7635 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:7635SENT

Massima

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La sopravvenuta carenza di interesse della parte appellante comporta la declaratoria di improcedibilità dell'appello, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 84 del codice del processo amministrativo. Tale circostanza rappresenta un giustificato motivo per compensare le spese di giudizio, in considerazione dell'esito della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la sopravvenuta mancanza di interesse della parte appellante a coltivare il gravame determina l'improcedibilità dell'appello, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Ciò in quanto la sopravvenuta carenza di interesse è un elemento inequivocabile che fa venir meno la necessità di una pronuncia nel merito da parte del giudice amministrativo. Tale principio si fonda sull'art. 84, comma 3, del codice del processo amministrativo, il quale prevede che "L'appello è dichiarato improcedibile se, dopo la proposizione, viene meno l'interesse a conseguire l'emanazione della sentenza". La ratio di tale disposizione è evitare pronunce meramente dichiarative, quando sia venuto meno l'interesse sostanziale della parte all'accoglimento del gravame. Inoltre, la compensazione delle spese di giudizio trova giustificazione nell'esito della controversia, che ha determinato l'improcedibilità dell'appello per sopravvenuta carenza di interesse. In tali casi, infatti, l'ordinamento ritiene equo che ciascuna parte sopporti le proprie spese, in considerazione del fatto che l'esito del giudizio non è stato determinato da una pronuncia nel merito. In conclusione, la massima che si può trarre dalla sentenza è che la sopravvenuta mancanza di interesse della parte appellante a coltivare il gravame comporta l'improcedibilità dell'appello, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, in ragione dell'esito della controversia.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/09/2022

N. 07635/2022REG.PROV.COLL.

N. 05541/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5541 del 2018, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Università degli Studi Milano Bicocca, Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Terza) n. 00200/2018, resa tra le parti

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti g…

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