Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4432 del 29 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:4432PEN

Massima

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Il falso in dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, finalizzato alla commissione di una truffa aggravata, è punito ai sensi degli articoli 483 e 640-bis del codice penale. Tuttavia, qualora il reato risulti estinto per intervenuta prescrizione, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato, senza poter procedere all'esame del merito della vicenda. Ciò in quanto l'obbligo di immediata declaratoria della causa estintiva, previsto dall'articolo 129, comma 1, del codice di procedura penale, prevale sulla necessità di una pronuncia di merito, anche laddove emergano profili di responsabilità dell'imputato. La valutazione delle risultanze processuali, pertanto, diviene irrilevante ai fini della decisione, essendo precluso al giudice di procedere ad un eventuale annullamento con rinvio, in contrasto con il suddetto obbligo di immediata declaratoria della causa estintiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliani - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

SA. Da. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 10/11/05 dalla Corte di appello di Messina;

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERRUA Giuliana;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERRUA Giuliana;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIGLIETTA Gia…

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