Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 37612 del 3 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37612PEN

Massima

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Il reato associativo di tipo mafioso, pur essendo di natura permanente, non può essere automaticamente ritenuto in continuità con i singoli reati-fine commessi nell'ambito dell'associazione, in assenza della prova di uno specifico accordo programmatico tra tutti i reati. Il giudice deve verificare in concreto, sulla base delle risultanze processuali, la sussistenza di tale requisito fondamentale per l'applicazione del regime della continuazione, non essendo sufficiente il mero dato della natura permanente del reato associativo, che può comprendere una pluralità eterogenea di reati commessi in un notevole arco temporale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GU. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 04/12/2007 CORTE ASSISE APPELLO di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' MARCELLO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. CIAMPOLI L., che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza in data 4/12/07 la Corte di Assise di Appello di Milano, giudice dell'esecuzione, rigettava le istanze (28/6/07 e 24/9/07) di Gu. Vi. in…

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