Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4434 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:4434SENT

Massima

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Il potere di repressione degli abusi edilizi, mediante l'adozione di un provvedimento di demolizione, costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, in presenza di un intervento realizzato in assenza del prescritto titolo abilitativo. Tale provvedimento demolitorio non necessita di una specifica motivazione in ordine alla violazione della normativa urbanistica, essendo sufficiente la mera constatazione dell'esecuzione di opere edilizie in difetto del necessario permesso di costruire. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio non determina l'illegittimità del provvedimento finale, in considerazione della natura vincolata del potere di repressione degli abusi, mentre l'eventuale estraneità del proprietario all'esecuzione degli interventi abusivi può rilevare solo in relazione alla successiva fase acquisitiva, in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione. La presentazione di una domanda di sanatoria ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001 non incide sull'efficacia dell'ordinanza di demolizione, la quale rimane sospesa fino all'esito del procedimento di accertamento di conformità, riacquistando efficacia in caso di rigetto dell'istanza. Inoltre, l'eventuale disparità di trattamento rispetto ad altre situazioni analoghe non può essere invocata per contestare la legittimità di un provvedimento vincolato, come quello di demolizione di opere abusive.

Sentenza completa

N. 00898/2008
REG.RIC.

N. 04434/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00898/2008 REG.RIC.

N. 04195/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 898 del 2008, proposto da Elisabetta Casolaro, rappresentata e difesa dall’avv. Margherita Pagano, con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Napoli, Via Francesco Giordani, n. 23;

contro

il Comune di Marano di Napoli, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. Riccardo Marone, con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Napoli, Via Cesario Console, n. 3;

sul ricorso numero di registro generale 4195 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da Elisabetta Casolaro, rappresentata e difesa dall’avv. Margherit…

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