Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13420 del 21 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13420PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da elementi indiziari, quali intercettazioni di comunicazioni che evidenziano il ruolo di supporto logistico e operativo svolto dall'indagato nell'ambito dell'attività illecita del sodalizio, l'utilizzo di espressioni tipiche della terminologia mafiosa, nonché il coinvolgimento in episodi di favoreggiamento della latitanza di esponenti della consorteria. Tali elementi, adeguatamente valutati e motivati dal giudice, sono idonei a integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di ulteriori prove dirette dell'effettiva adesione dell'indagato all'associazione criminale, essendo sufficiente il suo contributo strumentale e funzionale al perseguimento degli scopi del sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giusep - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 641/2013 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 26/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto di dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 27.6.2013 il Tribunale…

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