Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 337 del 2019

ECLI:IT:TARBO:2019:337SENT

Massima

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Il provvedimento di ingiunzione di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo e conforme all'ordinamento giuridico qualora il diniego di rilascio della concessione in sanatoria sia stato correttamente adottato dall'autorità competente, nel rispetto dei presupposti e delle procedure previste dalla legge. L'eventuale annullamento del provvedimento di diniego della sanatoria comporta il venir meno del presupposto per l'ingiunzione di demolizione, che pertanto deve essere conseguentemente annullata. Tuttavia, il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità dell'ingiunzione di demolizione, non può riesaminare nel merito le valutazioni compiute dall'autorità competente in sede di diniego della sanatoria, essendo tali valutazioni coperte dal giudicato formatosi sulla relativa decisione. Pertanto, l'impugnazione dell'ingiunzione di demolizione è inammissibile qualora il precedente diniego della sanatoria sia stato confermato in sede giurisdizionale, non potendo il giudice riesaminare nel merito le valutazioni compiute in quella sede. Inoltre, il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte del Ministero competente, pur essendo limitato al controllo di legittimità, non si esaurisce in un mero riscontro formale, ma può estendersi anche a una valutazione di merito, senza che ciò comporti un'indebita sovrapposizione con la valutazione espressa dall'ente locale delegato alla gestione del vincolo paesaggistico.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/04/2019

N. 00337/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00234/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 234 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Bologna, via ((omissis)) n.55;
Dolphin S.n.c. di ((omissis)) e Fabio, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Bologna, via ((omissis)) n.55;

contro

Comune di Rimini, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Bologna, Strada Maggiore n. 31;

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