Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5392 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:5392SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego di conversione del permesso di soggiorno per minore età in permesso di soggiorno per lavoro autonomo, una volta che la richiesta di conversione sia stata accolta dall'amministrazione, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'accoglimento della richiesta di conversione del permesso di soggiorno rende priva di interesse la relativa impugnazione giurisdizionale, in quanto viene meno l'oggetto del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato, e a disporre la compensazione delle spese di lite, in considerazione del mutamento della situazione sostanziale intervenuto nel corso del giudizio. Tale principio si fonda sulla natura strumentale del processo amministrativo, volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive incise da provvedimenti amministrativi, e sulla conseguente necessità di evitare pronunce meramente dichiarative, una volta venuta meno l'utilità pratica della decisione. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: "Il provvedimento amministrativo che accoglie la richiesta di conversione del permesso di soggiorno per minore età in permesso di soggiorno per lavoro autonomo determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio di impugnazione di un precedente provvedimento di diniego, con conseguente compensazione delle spese di lite, in quanto viene meno l'interesse all'accertamento della legittimità del provvedimento impugnato".

Sentenza completa

N. 07045/2010
REG.RIC.

N. 05392/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07045/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7045 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Ovidio, 9;

contro

Questura di Roma; Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura generale dello Stato,con domicilio in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

- del decreto emesso dalla Questura di Roma in data 15.02.2010, notificato in data 14.06.2010;.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzio…

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