Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29388 del 7 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:29388PEN

Massima

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La Corte di Cassazione, nell'ambito del controllo di legittimità sui provvedimenti cautelari, non può riesaminare gli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, né le valutazioni soggettive del giudice di merito circa la sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della misura applicata. Il sindacato di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare la presenza di due requisiti: l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e l'assenza di evidenti illogicità nelle argomentazioni. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine alla gravità indiziaria e all'applicazione di misure cautelari, essendo tali apprezzamenti riservati in via esclusiva e insindacabile al giudice competente per l'applicazione della misura e al tribunale del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. VERGA Giovann - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale della liberta' di Catania del 7 novembre 2013.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere ((omissis));

udite le conclusioni del sostituto procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con la ordinanza in epigrafe il Tribunale della liberta' di Catania, deci…

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