La legittimazione ad agire in giudizio per l'impugnazione di un provvedimento amministrativo che autorizza la realizzazione di un'opera edilizia non è riconosciuta in via generale a qualsiasi cittadino, ma solo ai soggetti che dimostrino di avere un interesse qualificato e differenziato rispetto alla generalità, in ragione della loro particolare situazione di stabile collegamento con la zona interessata dall'intervento. Tale legittimazione non può essere desunta dalla mera vicinitas o appartenenza allo stesso bacino di utenza, ma richiede la prova di uno specifico pregiudizio, come lo sviamento di clientela e la conseguente diminuzione di profitto, derivante dalla realizzazione dell'opera. L'onere di fornire tale prova incombe sul soggetto che impugna il provvedimento, non essendo sufficiente la mera allegazione di una generica prossimità territoriale o di una sovrapposizione, anche parziale, dei generi merceologici trattati. Il mancato assolvimento di tale onere probatorio determina l'inammissibilità del ricorso per difetto di legittimazione attiva.