Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42080 del 2 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:42080PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di rapina aggravata può essere desunto da gravi, precisi e concordanti indizi, quali la pregressa conoscenza tra l'imputato e gli autori materiali del fatto, la sequenza dei contatti telefonici intercorsi nei momenti salienti della preparazione e realizzazione della rapina, nonché le dichiarazioni spontanee dell'imputato che, prima ancora che le indagini si indirizzassero verso di lui, ha rivelato dettagli sulla dinamica del reato e sulle modalità di fuga dei rapinatori. Tali elementi indiziari, valutati nel loro complesso e in modo unitario, possono fondare un giudizio di responsabilità dell'imputato per concorso morale nel reato, senza che sia necessaria la prova diretta del suo contributo causale. La motivazione che ricostruisce in modo logico e coerente il quadro indiziario, confutando analiticamente le obiezioni difensive, non è censurabile per mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

VI. RO. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 27/03/2009 della Corte di Appello di Trento;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO

Con sentenza del 27/03/2009, la Corte di Appello di Trento, confe…

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