Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12472 del 19 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12472PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere legittimamente disposto nei confronti di un soggetto sulla base di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, anche quando tali indizi siano desunti dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia rese oltre i centottanta giorni dalla manifestazione di volontà di collaborare, purché le stesse trovino oggettivi riscontri in altri elementi di prova, come documentazione sequestrata e acquisita agli atti. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi, non è tenuto ad una "più rigorosa" valutazione delle dichiarazioni dei collaboratori, essendo sufficiente una valutazione complessiva e comparativa di tutte le fonti di prova, senza che la mera esistenza di un ipotetico piano per uccidere l'indagato possa neutralizzare il valore probatorio di tali dichiarazioni e dei relativi riscontri oggettivi. La mancata effettuazione di accertamenti tecnici sui documenti cartacei e informatici acquisiti non determina l'inutilizzabilità di tali elementi probatori, in quanto non si tratta di cose il cui stato sia soggetto a modificazioni e non è necessaria una particolare elaborazione tecnico-scientifica per la loro valutazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di IZ. Gi., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 20 dicembre 2008 dal Tribunale del riesame di Napoli;

udita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con …

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