Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15046 del 5 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:15046PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dipendente o professionista convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale che attesta falsamente la propria presenza sul luogo di lavoro, allontanandosi durante l'orario di servizio per svolgere attività personali, commette il reato di truffa ai danni della pubblica amministrazione. Il danno per l'ente pubblico è in re ipsa, in quanto l'assenza ingiustificata impedisce l'espletamento delle molteplici incombenze che gravano sull'operatore sanitario, compromettendo l'efficiente funzionamento del servizio. La corresponsione della retribuzione in assenza della dovuta disponibilità sul luogo di lavoro, prevista dal contratto collettivo, integra l'elemento patrimoniale della truffa, a prescindere dalla dimostrazione di uno specifico danno economico quantificabile. Il giudice di merito, pertanto, non è tenuto a fornire una prova analitica del danno, essendo sufficiente la constatazione dell'allontanamento ingiustificato dal luogo di lavoro nell'orario attestato. La sanzione penale, in tali casi, deve essere commisurata al disvalore del fatto, tenendo conto delle circostanze attenuanti e aggravanti, senza necessità di irrogare la pena minima edittale laddove il trattamento sanzionatorio complessivo risulti comunque proporzionato e adeguato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/10/2016 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PICARDI Antonietta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), la quale si…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.