Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi fiscali mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e alle conseguenti condotte di riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti, realizzato attraverso un articolato meccanismo di "frodi carosello" che coinvolge società italiane ed estere, integra un grave quadro indiziario a carico degli amministratori e dirigenti delle società coinvolte, i quali, in ragione del loro ruolo e delle loro competenze, non potevano non essere a conoscenza della natura fittizia delle operazioni commerciali e della finalità di evasione fiscale perseguita. Tali condotte, caratterizzate dalla complessità degli artifici posti in essere, dalla dimensione economica delle operazioni e dalla loro durata nel tempo, giustificano l'adozione di misure cautelari personali volte a prevenire il pericolo di reiterazione dei reati e a tutelare l'acquisizione probatoria, in considerazione dell'attualità delle condotte di riciclaggio e della necessità di impedire la dispersione dei proventi illecitamente acquisiti.