Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17961 del 28 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17961PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso, di cui all'art. 416-bis c.p., si configura quando un sodalizio criminale, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, è finalizzato al controllo mafioso di un determinato territorio, anche mediante la commissione di una serie indeterminata di delitti contro la persona e il patrimonio, diretti al conseguimento di profitti illeciti e all'acquisizione, in modo diretto o indiretto, della gestione o del controllo di attività economiche. La permanenza della partecipazione all'associazione mafiosa non cessa automaticamente con il sopravvenuto stato detentivo dell'imputato, essendo necessario l'accertamento della effettiva cessazione della sua adesione al sodalizio, anche in considerazione della tendenziale stabilità della struttura associativa. Ai fini della configurabilità del reato, rilevano sia le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, debitamente valutate nella loro attendibilità, sia le risultanze delle attività di intercettazione, anche laddove non emergano specifici reati-fine commessi avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo. La valutazione complessiva degli elementi di prova, anche se singolarmente non decisivi, può consentire di ritenere provata la persistente operatività del sodalizio mafioso e la partecipazione dell'imputato, senza che assuma rilievo determinante l'eventuale assoluzione dello stesso o di altri soggetti in precedenti procedimenti, attesa la fisiologica dinamicità della struttura associativa. Ai fini della determinazione della pena, trova applicazione il regime sanzionatorio vigente al momento della pronuncia della sentenza di primo grado, salvo che non risulti provata la cessazione della condotta in epoca anteriore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PARDO Ignazio - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. FLORIT Francesco - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Messina del 28.9.2921;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata limitatamente all'aumento per la continuazione, e per la inammissibilita' del ricors…

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