Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 1178 del 2021

ECLI:IT:TARBA:2021:1178SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che abbia realizzato opere edilizie senza il necessario titolo abilitativo è tenuto a demolire tali opere, salvo che non presenti una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) in sanatoria ai sensi dell'art. 37 del D.P.R. n. 380/2001. Qualora la SCIA in sanatoria sia rigettata dall'amministrazione comunale perché le dimensioni delle opere realizzate in cemento armato impongono il procedimento del permesso di costruire in sanatoria, il proprietario non può più ottenere l'annullamento dell'ordine di demolizione precedentemente emesso, in quanto viene meno il suo interesse all'accoglimento del ricorso. In tal caso, il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, essendo intervenuto un nuovo provvedimento comunale che ha confermato l'ingiunzione demolitoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/07/2021

N. 01178/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00909/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 909 del 2020, proposto da -OMISSIS-e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato Michele Marchetti, con domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Gravina in Puglia, in persona del sindaco p. t., rappresentato e difeso dall’Avv. Lucia Lorusso ed elettivamente domiciliato in Bari alla via Quintino Sella, n. 36, presso lo studio legale Giacomo Valla e con domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

previa sospensione cautelare

dei seguenti atti: 1) l’atto prot.-OMISSIS-del 21/05/2020, di ingiunzione alla dem…

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