Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6745 del 13 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6745PEN

Massima

Il pericolo concreto di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere desunto dalla personalità complessa e deviata dell'indagato, dalle modalità di esecuzione del fatto, dal ripetersi di comportamenti illeciti nell'ambito sessuale rivolti a minori legati da vincoli di parentela, nonché dalla disponibilità di situazioni e circostanze favorevoli per il verificarsi di nuove azioni illecite, come la possibile presenza contestuale dell'indagato e della parte offesa nella medesima località. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono giustificare l'adozione di un provvedimento cautelare, anche in assenza di recenti episodi criminosi, laddove vi sia il concreto rischio di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANATO Graziana - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. GI., N. IL (OMESSO);

2) CA. AN., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 11/05/2007 TRIB. LIBERTA' di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GALBIATI RUGGERO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. FEBBRARO Giuseppe, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Il Gip del Tribunale di Brindisi, con ordinanza in data 8-11-2006, applicava la…

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