Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5681 del 11 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:5681PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di un bene di provenienza delittuosa, come un telefono cellulare oggetto di furto, integra il reato di ricettazione, in quanto la mancata giustificazione del possesso, unitamente agli altri elementi probatori, consente di desumere la consapevolezza della provenienza illecita del bene. Tale consapevolezza può essere desunta anche dalla condotta successiva del possessore, come l'utilizzo del bene attraverso l'inserimento della propria scheda telefonica, senza fornire alcuna spiegazione plausibile in merito all'acquisizione del bene. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, può legittimamente fare affidamento sull'assenza di giustificazione del possesso del bene, in assenza di altri elementi che possano spiegare in modo alternativo e plausibile tale possesso. La valutazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza dell'elemento psicologico del reato, fondata sull'assenza di giustificazione del possesso del bene, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetta da macroscopiche illogicità o manifeste evidenze contrarie. Inoltre, la mancata concessione del beneficio della non menzione della condanna può essere adeguatamente motivata dal giudice di merito sulla base di una pluralità di elementi, tra cui la gravità del reato e l'assenza di un atteggiamento collaborativo dell'imputato durante il processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/05/2014 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore, avv. …

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