Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sanzione disciplinare applicabile all'avvocato deve essere determinata in base alla normativa vigente al momento della commissione dell'illecito, anche qualora tale normativa preveda una sanzione meno grave rispetto a quella successivamente introdotta. Ciò in ossequio al principio di legalità e di irretroattività della legge penale e disciplinare più sfavorevole. Pertanto, ove l'illecito disciplinare sia stato commesso prima dell'entrata in vigore di una nuova disciplina sanzionatoria più severa, deve trovare applicazione la normativa previgente, anche qualora la nuova disciplina sia ispirata a principi di tendenziale tipizzazione degli illeciti. Inoltre, nel valutare la sanzione da irrogare, il giudice disciplinare deve tenere conto di tutte le circostanze concrete del caso, come l'età del professionista, le modalità del suo coinvolgimento nella condotta illecita e la breve durata della stessa, al fine di accertare la possibilità di un suo recupero e reinserimento nell'ordinamento forense, anche attraverso l'applicazione di una sanzione meno grave rispetto a quella prevista dalla normativa vigente al momento del fatto.