Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 20238 del 12 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20238PEN

Massima

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La recidiva, quale circostanza aggravante facoltativa, richiede una specifica e adeguata motivazione da parte del giudice in ordine alla sussistenza degli elementi indicativi di una maggiore capacità a delinquere del reo, considerato che l'applicazione dell'aumento di pena per effetto della recidiva rientra nell'esercizio dei poteri discrezionali del giudice. Pertanto, il mero riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali non è sufficiente, essendo necessaria una valutazione concreta della natura dei reati, del tipo di devianza, della qualità e del grado di offensività dei comportamenti, della distanza temporale tra i fatti e del livello di omogeneità esistente tra loro, nonché di ogni altro parametro individualizzante significativo della personalità del reo e del grado di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/03/2022 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA DAWAN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MANUALI VALENTINA, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 30/03/2022, la Corte di appello di Milano ha confermato la pronuncia…

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