Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 7359 del 18 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7359PEN

Massima

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Il diritto della persona offesa dal reato di proporre reclamo avverso il provvedimento di archiviazione è limitato alla sola violazione delle regole del contraddittorio, non potendo il giudice di legittimità sindacare la qualificazione giuridica del fatto o la decisione di archiviazione, essendo tali valutazioni riservate al giudice di merito nell'esercizio del suo potere discrezionale. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dalla persona offesa avverso il provvedimento di rigetto del reclamo è inammissibile, in quanto il rimedio esperibile è esclusivamente quello del reclamo al tribunale, il quale costituisce una ragionevole tutela dei diritti della persona offesa ai sensi dell'art. 410-bis c.p.p., comma 3. La condanna della persona offesa al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende consegue alla declaratoria di inammissibilità del ricorso, in applicazione dell'art. 616 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emil - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/09/2016 del TRIBUNALE di BRESCIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis)).
FATTO E DIRITTO
1. (OMISSIS), persona offesa nel procedimento nei confronti dell'amministrazione del Comune di (OMISSIS) e del Consorzio di Bonifica del (OMISSIS) in relazione al reato di cui all'articolo 328 c.p., ha chiesto l'annullamento del provvedimento, indicato in epigrafe, con il quale il Tribunale di Brescia aveva riget…

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