Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di sgombero di un bene demaniale, afferma che l'Amministrazione può legittimamente esercitare il potere di autotutela esecutoria previsto dall'art. 823 c.c. per la tutela della proprietà pubblica, anche in assenza di un titolo concessorio in capo all'occupante. Tale potere non è soggetto ai termini di decadenza previsti per le azioni possessorie di cui all'art. 1168 c.c., in quanto la disciplina speciale sulla tutela dei beni demaniali non può essere equiparata alla normativa civilistica. Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente ordinare lo sgombero di un immobile demaniale occupato sine titulo, senza che l'istanza di concessione presentata successivamente possa sospendere l'efficacia del provvedimento, né trovino applicazione le norme emergenziali sulla sospensione delle procedure di rilascio, in quanto tali disposizioni riguardano solo i provvedimenti adottati per mancato pagamento del canone o a seguito di esecuzione immobiliare. Inoltre, eventuali vizi formali dell'atto, come la mancata partecipazione del destinatario, sono irrilevanti ai sensi dell'art. 21-octies della L. 241/1990, in considerazione della natura vincolata del provvedimento.