Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35659 del 4 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35659PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies della legge n. 356 del 1992 è legittimo quando, sulla base di una motivazione esaustiva, risulti la sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e i redditi lecitamente percepiti dal soggetto indagato, anche considerando i redditi degli altri componenti del nucleo familiare, senza che sia necessario dimostrare il nesso di causalità diretta tra i beni sequestrati e l'attività delittuosa contestata. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di sequestro preventivo è ammissibile solo per violazione di legge, come nel caso di mancanza o mera apparenza della motivazione, mentre non è consentito il riesame del merito della valutazione compiuta dal giudice di merito circa la sproporzione tra i beni e i redditi leciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - rel. Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 50/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 11/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

lette/sentite le conclusioni del PG, Dott. D'Ambrosio: rigetto;

Udito il difensore Avv. Silvestro S..

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il gip del Tribunale di Catania disponeva il sequestro preventivo Legge n. 356 del 1992, ex articolo 12 sexies…

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