Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il termine per l'impugnazione dell'aggiudicazione di una gara pubblica decorre dalla pubblicazione generalizzata degli atti di gara, comprensiva anche dei verbali, ai sensi dell'art. 29, comma 1, del d.lgs. n. 50/2016. Tale termine può subire una dilazione temporale di 15 giorni qualora l'operatore economico presenti tempestiva istanza di accesso agli atti, entro 15 giorni dalla comunicazione dell'aggiudicazione, al fine di poter conoscere i documenti che completano l'offerta dell'aggiudicatario o le giustificazioni rese nell'ambito del procedimento di verifica dell'anomalia dell'offerta. Tuttavia, se l'istanza di accesso è presentata oltre il termine di 15 giorni dalla comunicazione dell'aggiudicazione, non opera la dilazione temporale e il termine di 30 giorni per l'impugnazione decorre comunque dalla comunicazione dell'aggiudicazione, a prescindere dal momento in cui l'accesso agli atti è effettivamente consentito. Ciò in ragione del principio di auto-responsabilità dell'operatore economico e della necessità di evitare che il termine di impugnazione possa rimanere aperto o modulato ad libitum.