Il titolare di una concessione demaniale marittima, scaduta alla data del 31 dicembre 2001, ha diritto al rinnovo della stessa per la durata di sei anni, ai sensi dell'art. 1, comma 2, del d.l. n. 400/1993, come modificato dall'art. 10 della legge n. 88 del 2001, salvo che l'amministrazione competente non abbia motivato il diniego di rinnovo sulla base di un interesse pubblico prevalente. L'amministrazione, pertanto, non può rilasciare al concessionario uscente soltanto titoli provvisori di occupazione, ma è tenuta a rinnovare la concessione per la durata di sei anni, a meno che non sussistano ragioni di interesse pubblico che giustifichino il mancato rinnovo. Tali ragioni devono essere adeguatamente motivate, in ossequio ai principi di trasparenza e buon andamento dell'azione amministrativa, al fine di consentire al concessionario di comprendere le esigenze pubbliche preminenti che hanno determinato il diniego del rinnovo. Inoltre, qualora nel corso del rapporto concessorio si sia verificato un fenomeno di ripascimento naturale che abbia ampliato l'area demaniale, il concessionario ha diritto di ottenere l'estensione della concessione anche a tale ulteriore porzione di arenile, sempre che ciò non contrasti con prevalenti interessi pubblici debitamente motivati.