Il vincolo espropriativo di durata diciottennale imposto dal piano di edilizia economica e popolare (PEEP) costituisce presupposto imprescindibile per il rilascio del permesso di costruire, sicché in assenza della preventiva assegnazione dell'area da parte del Comune, il proprietario non può vantare un diritto al rilascio del permesso di costruire, neppure in caso di scadenza del termine di efficacia del piano attuativo, atteso che le prescrizioni urbanistiche di un piano attuativo rilevano a tempo indeterminato, anche dopo la sua scadenza. Pertanto, il Comune è legittimato a subordinare il rilascio del permesso di costruire all'assegnazione dell'area, in applicazione della normativa vigente in materia di edilizia economica e popolare, che prevede la reiterazione del vincolo espropriativo per la durata di diciotto anni, decorrenti dalla delibera consiliare di adozione della variante al PEEP, senza che ciò comporti una violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui agli artt. 3 e 97 Cost. La scadenza del termine di efficacia del piano attuativo non determina il venir meno del vincolo espropriativo, che continua a gravare sull'area, né la sua trasformazione in "zona bianca", essendo le prescrizioni urbanistiche di un piano attuativo efficaci a tempo indeterminato, anche dopo la sua scadenza, sicché il proprietario non può vantare un automatico diritto al rilascio del permesso di costruire, in assenza della preventiva assegnazione dell'area da parte del Comune.