Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 57 del 2017

ECLI:IT:TARFVG:2017:57SENT

Massima

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La discrezionalità del Comune nella disciplina del proprio territorio è assai ampia e non necessita di puntuale motivazione delle singole scelte, essendo sufficiente l'esplicitazione delle ragioni di fondo che sorreggono il nuovo assetto urbanistico. Il Comune non è vincolato in linea di principio dalle precedenti zonizzazioni e localizzazioni, potendo tener conto delle mutazioni medio tempore intervenute nel più ampio contesto in cui l'area si inserisce, nonché delle sopravvenute esigenze da soddisfare. Il sindacato del Giudice amministrativo sugli atti di esercizio del potere di pianificazione è necessariamente limitato alle ipotesi di errori di fatto o di irrazionalità, irragionevolezza o abnormità della scelta. La legittimazione a ricorrere contro il Piano regolatore generale è data dalla titolarità del potere di godimento del bene oggetto di nuova regolamentazione, ed è limitata alla parte di Piano che incide su tale bene; l'interesse a ricorrere è dato dalla possibilità di ottenere l'annullamento del Piano nella parte che incide negativamente sul bene di cui si è titolari. Il Comune può legittimamente rendere inedificabile un'area precedentemente classificata come edificabile, in attuazione delle direttive di pianificazione volte alla riduzione del consumo del suolo e al recupero alla loro vocazione naturale delle aree agricole, anche non attualmente coltivate. Le misure di salvaguardia, pur comprimendo temporaneamente le facoltà edificatorie, non determinano necessariamente una lesione di tali facoltà, ove siano adottate in modo ragionevole e proporzionato, contemperando l'obiettivo di ridurre il consumo del suolo con la conservazione degli interessi edificatori dei proprietari. La scelta di ricomprendere un'area all'interno della zona agricola paesaggistica collinare periurbana, in ragione delle sue caratteristiche fisiche intrinseche, non è sindacabile dal Giudice amministrativo ove non risulti irragionevole o abnorme.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/02/2017

N. 00057/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00231/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 231 del 2016, proposto da:
((omissis)) S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio, in Trieste, via Romagna n. 30;

contro

Comune di Trieste, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e Maritza Filipuzzi, elettivamente domiciliato presso gli uffici dell’Avvocatura comunale, in Trieste, via del ((omissis)) n. 7;
((omissis)), non costituita in giudizio;

per l’annullamento:

- del decreto n. 85/2016 della ((omissis)), l’avviso del decreto del Presidente della Regione n. 085/Pres. del 26 aprile 2016, c…

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