Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38488 del 10 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38488PEN

Massima

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Il giudice di merito, ai fini della valutazione della pericolosità sociale di un soggetto ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione patrimoniali, può legittimamente fare riferimento a elementi di prova e indizi tratti da procedimenti penali a carico dello stesso, anche se non ancora conclusi con sentenza definitiva, purché tali elementi siano idonei a fondare un giudizio di pericolosità sociale. Ciò in quanto l'accertamento della pericolosità sociale non è subordinato all'esito definitivo del procedimento penale, potendo il giudice di prevenzione valutare autonomamente la sussistenza di indici di pericolosità anche sulla base di elementi diversi dall'accertamento della responsabilità penale. Inoltre, la confisca di beni può essere disposta nei confronti degli eredi del proposto, senza che ciò determini una violazione del diritto di difesa, in quanto agli stessi sono assicurate tutte le facoltà e i mezzi necessari per contestare la valutazione di pericolosità sociale del de cuius e la provenienza illecita dei beni. Infine, ai fini della verifica della sproporzione tra i beni acquisiti e i redditi dichiarati, il giudice può legittimamente fare riferimento a parametri di riferimento quali le tabelle ISTAT sulla spesa media delle famiglie italiane, purché tale valutazione sia effettuata in maniera critica e alla luce di tutti gli elementi fattuali acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 13/12/2017 della CORTE APPELLO di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
lette le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) e (OMISSIS) (Avv. (OMISSIS)) ricorre per cassazione avverso il decreto con cui la Corte di appello di Bari in data 13/12/2017 (dep. 14/3/2018), p…

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