Consiglio di Stato sentenza n. 1312 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:1312SENT

Massima

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Il Prefetto può legittimamente adottare un'informativa antimafia interdittiva nei confronti di un'impresa qualora emergano elementi sintomatici e indiziari, anche di natura non penale, dai quali possa desumersi il pericolo di infiltrazione mafiosa, valutato secondo il criterio del "più probabile che non" sulla base di un quadro indiziario complessivo. A tal fine, il Prefetto può considerare non solo gli atti giudiziari e di polizia espressamente indicati dalla legge, ma anche ulteriori circostanze non tipizzate, quali i rapporti di parentela, i contatti e le frequentazioni con soggetti legati alla criminalità organizzata, le vicende anomale nella struttura e gestione dell'impresa, l'inserimento in contesti di illegalità o abusivismo, purché tali elementi siano logicamente e ragionevolmente idonei a far ritenere attendibile l'esistenza di un condizionamento mafioso. Il provvedimento interdittivo tiene conto della situazione di fatto esistente al momento della sua adozione, senza che le eventuali sopravvenienze in fatto possano determinare automaticamente la perdita di efficacia della misura. Il sindacato del giudice amministrativo sulla valutazione del Prefetto è limitato al solo profilo della logicità della stessa in relazione alla rilevanza dei fatti accertati, trattandosi di un provvedimento espressione di ampia discrezionalità amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/03/2017

N. 01312/2017REG.PROV.COLL.

N. 07262/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello nr. 7262 del 2015, proposto da METANOVA S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via Cosseria, 2,

contro

il MINISTERO DELL’INTERNO, in persona del Ministro
pro tempore,
e l’U.T.G. - PREFETTURA DI CASERTA, in persona del Prefetto
pro tempore
, rappresentati e difesi
ope legis
dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliati presso la stessa in Roma, via dei Portoghesi, 12,

per l’annullamento e/o l’integrale riforma

della sentenza nr. 2940/15 de…

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