Consiglio di Stato sentenza n. 194 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:194SENT

Massima

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La concessione di suolo pubblico per l'esercizio del commercio su aree pubbliche è un provvedimento di natura eccezionale e discrezionale della pubblica amministrazione, volto al perseguimento dell'interesse pubblico. Pertanto, qualsiasi accertata violazione delle disposizioni che regolano l'utilizzo del bene concesso, come l'occupazione di una superficie maggiore rispetto a quella autorizzata o l'affidamento della gestione del banco di vendita a soggetti privi dei requisiti di legge, legittima l'amministrazione all'esercizio del potere revocatorio e sanzionatorio, a tutela del corretto utilizzo del bene pubblico e del miglior perseguimento dell'interesse generale. Ciò in quanto l'autorizzazione commerciale e la concessione di suolo pubblico sono inscindibilmente connesse, essendo l'esercizio del commercio su aree pubbliche subordinato alla disponibilità del suolo pubblico su cui l'attività deve svolgersi. Pertanto, le norme sulla disciplina del commercio sulle aree pubbliche non escludono l'applicazione delle disposizioni regolamentari in materia di occupazione di suolo pubblico, che prevedono espressamente la decadenza della concessione in caso di reiterate violazioni delle condizioni previste nell'atto di concessione o delle norme di legge e regolamentari in materia. L'applicazione del trattamento sanzionatorio previsto per le singole infrazioni, inoltre, lascia impregiudicata la possibilità per l'amministrazione di esercitare il potere revocatorio e sanzionatorio, a tutela dell'interesse pubblico sotteso alla concessione del suolo.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/01/2020

N. 00194/2020REG.PROV.COLL.

N. 10048/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10048 del 2011, proposto dal Comune di Genova, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Aurelio Domenico Masuelli e Gabriele Pafundi ed elettivamente domiciliato presso quest’ultimo in Roma, viale Giulio Cesare n. 14;

contro

Il Paradiso della Frutta S.a.s. di Fiumanò Domenico & C., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, sig. Domenico Fiumanò, rappresentato e difeso, anche disgiuntamente, dagli avvocati Ennio Pischedda e Mauro Vallerga ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. Stefania Casanova in Roma, Via Pompeo Trogo, n. 21;

per la riforma<…

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