Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11899 del 18 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:11899PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche attraverso condotte prodromiche all'ingresso illegale nel territorio dello Stato, integra il reato di cui all'art. 12, commi 1 e 3, del D.Lgs. n. 286/1998, nella formulazione vigente all'epoca dei fatti, a prescindere dall'effettivo ingresso degli stranieri. La responsabilità penale può essere affermata sulla base di elementi indiziari, quali la presentazione di numerose domande di rilascio di visti di ingresso fondate su falsi documenti, la manifesta inidoneità dei datori di lavoro indicati nelle pratiche a instaurare rapporti di lavoro, nonché la consapevolezza e la partecipazione del concorrente all'attività illecita, desumibili anche dalla mancata denuncia di condotte delittuose di cui era a conoscenza. L'aggravante prevista dal comma 3 del citato art. 12 per il favoreggiamento dell'ingresso o della permanenza di cinque o più persone è configurabile in presenza di un elevato numero di pratiche illegali acquisite agli atti. La determinazione della pena, nel rispetto dei limiti edittali, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale è tenuto a dare conto dell'impiego dei criteri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/03/2017 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. ANIELLO ROBERTO;
Il P.G. conclude chiedendo il rigetto dei ricorsi;
udito il difensore;
L'avvocato (OMISSIS) conclude chiedendo l&…

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